Flavio Anicio Olibrio (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744
FLAVIO ANICIO OLIBRIO | |
[Venezia, Giambatista Pasquali, 1744] | |
ARGOMENTO | |
Ricimero, uscito dell’antica schiatta de’ re di Gozia, prese Roma e liberandovi Teodelinda, sua sorella che vi era prigione, vi fe’ schiava Placidia, figliuola di Valentiniano III già morto, della quale ei si era invaghito. Poco vi godé dell’acquisto, poiché Flavio Anicio Olibrio, dipoi imperadore, liberò Roma e ritolse al goto Placidia che fu poi moglie di lui. Vedi Evagrio, libro II, capitolo 7; Procopio, libro I, Historia Vandalorum; Paolo Diacono, libro VI, ed altri. | |
ATTORI | |
FLAVIO ANICIO OLIBRIO generale de’ Romani, amante di Placidia | |
PLACIDIA figliuola di Valentiniano III, amante di Olibrio | |
RICIMERO re de’ Goti, amante di Placidia | |
TEODELINDA sua sorella, amante segreta di Olibrio | |
FEDELE cavalier romano, confidente di Olibrio | |
OLDERICO principe goto, amante di Teodelinda | |
MASSIMO capitano romano | |
UN TRIBUNO di Roma | |
IL TEVERE in macchina | |
La scena è intorno o dentro di Roma. | |